Aperto al pubblico il laboratorio di restauro della Soprintendenza nazionale del Patrimonio subacqueo di Taranto

Aperto al pubblico il laboratorio di restauro della Soprintendenza nazionale del Patrimonio subacqueo  di Taranto
Credits: sito ufficiale Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale-subacqueo di Taranto.

Dal 10 Febbraio 2022 e’ aperto al pubblico il Laboratorio di Restauro della Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale-subacqueo di Taranto nella sede del complesso architettonico di Sant’Antonio. Nel 2018 sul fondo del mare del Canale d’Otranto, a 780 metri di profondità, durante le regolari attività di indagine sottomarina lungo il corridoio offshore di 105 chilometri tra Albania e Italia, il team di TAP ha scoperto un relitto antico. Parte del carico e’ stato recuperato con particolari tecnologie: ventidue reperti provenienti da Corinto, di cui tre anfore corinzie di tipo A, quattro hydriai, dieci skyphoi di produzione corinzia, tre oinochoai trilobate in ceramica comune e una brocca di impasto grossolano. Un pythos frammentario conserva al suo interno skyphoi impilati in pile orizzontali ordinate e frammenti di altre coppe. Il vasellame emerso è stato datato intorno alla prima metà del VII sec. a.C.

 Il rinvenimento ha permesso una nuova rilettura dei traffici commerciali e culturali nel Mediterraneo in età arcaica. All’interno del sedimento presente in una delle anfore, sono stati rinvenuti, infatti, alcuni noccioli di olivo, la cui datazione al radiocarbonio (C14), presso il Centro di Datazione e Diagnostica dell’università del Salento (CEDAD), ha permesso di confermare le valutazioni sull’orizzonte cronologico, desunte preliminarmente dall’analisi dei reperti ceramici.

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Credits: sito ufficiale Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale-subacqueo di Taranto 

Il laboratorio resterà aperto tutti i giovedì dalle ore 10:00 alle ore 16:00, dando la possibilità al pubblico di seguire, dietro le quinte degli addetti ai lavori, le operazioni di restauro, le attività di tutela e conoscenza in atto e di comprendere cosa accade dal momento del rinvenimento di un bene archeologico fino alla musealizzazione. L’accessibilità e fruibilità saranno garantiti con lo scopo della tutela, studio e narrazione comune di quanto consapevolmente recuperato dalla istituzione culturale che è l’unica responsabile della gestione dei beni archeologici riferibili al patrimonio culturale sommerso.

Per assistere al restauro delle ceramiche del relitto alto-arcaico del canale di Otranto: Prenotazione obbligatoria: tel. 0994551561, cell. +39 3927510743, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..


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