Il Knowledge Exchange Program di ENEA

Il Knowledge Exchange Program di ENEA

Il Knowledge Exchange Program (KEP) nasce dalla volontà dell’ENEA di rispondere in modo sempre più efficace alla domanda di innovazione delle imprese e delle loro associazioni, per rafforzare la crescita e la competitività ed è realizzato in collaborazione con CNA, Confapi, Confartigianato, Confindustria e Unioncamere.

Sull’esempio di best practices internazionali di trasferimento tecnologico, il programma KEP propone percorsi di affiancamento, partnership e di supporto, anche personalizzati, e incentrati sulla condivisione delle esigenze e delle problematiche dell’azienda:

(TCH – Technology for Cultural Heritage)

La salvaguardia e la conservazione del patrimonio artistico italiano è un tema di grande impatto nelle politiche nazionali ed internazionali, con riflessi economici molto importanti su tutta la filiera del turismo.

Nonostante l’interlocutore principale di questo tema sia, per ovvie ragioni, il settore pubblico piuttosto che quello privato, gli strumenti tecnologici sviluppati per applicazioni relative al monitoraggio, alla salvaguardia ed al restauro del patrimonio culturale possono essere di grande interesse anche per il settore delle imprese che vogliano investire nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni avanzate in questo specifico segmento.

Le tecnologie coinvolte sono ad amplissimo spettro e riguardano la vulnerabilità del territorio e del patrimonio storico ed abitativo ai sismi, al dissesto idrogeologico e alle catastrofi naturali in genere, la fisica e la chimica delle operazioni di manutenzione e restauro, i progetti di realtà virtuale, il monitoraggio da remoto dei siti e dei beni, la sicurezza del patrimonio.

In molti di questi aspetti, le competenze tecnico-scientifiche presenti trasversalmente all’interno dell’ENEA possono giocare un ruolo fondamentale.

https://www.kep.enea.it/tematiche-tecnologiche/tecnologie-per-i-beni-culturali.html

 

(ADET – Advanced Diagnostic Expertise and Technology)

Il tema riguarda l’integrazione di differenti metodologie diagnostiche e sperimentali finalizzate alla fornitura di servizi tecnologici, incluso il monitoraggio di sistemi complessi.

All’interno dell’ente sono presenti grandi impianti ed infrastrutture sperimentali, a volte unici, che possono essere aperti alle collaborazioni con le imprese:

  • Tavole vibranti e shaker elettrodinamici per prove sperimentali meccaniche e sismiche.
  • Sistemi per prove e sperimentazioni ambientali (caldo, freddo, umidità, nebbia salina).
  • Laboratori per prove di compatibilità elettromagnetica e misure di campi elettromagnetici.
  • Studio dei danni indotti dalle radiazioni ionizzanti.
  • Laboratori ed infrastrutture di misure fisiche, chimiche e biologiche (laser, microscopi elettronici a scansione, cromatografia gassosa e liquida, ecc.).

Alcuni argomenti che possono rientrare in questo tema possono essere:

  • Consulenze tecnico-scientifiche avanzate al sistema industriale, in particolare a supporto delle PMI, nei settori civile, industriale, aerospaziale, ferroviario e per la protezione e la salvaguardia del patrimonio artistico;
  • Consulenze per il monitoraggio delle infrastrutture strategiche e per la protezione e conservazione del patrimonio storico artistico e monumentale;
  • Diffusione e trasferimento delle conoscenze per la sensibilizzazione sulla sicurezza sismica, la qualità e la sostenibilità dello sviluppo tecnologico;
  • Competenze e servizi avanzati nel settore delle interazioni delle radiazioni ionizzanti con materiali, dispositivi e sistemi anche complessi.

Progetti di ricerca congiunti con le imprese.

https://www.kep.enea.it/tematiche-tecnologiche/competenze-e-tecnologie-diagnostiche-avanzate.html

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