Il progetto "RePAIR" è l'acronimo di Reconstructing the Past: Artificial Intelligence and Robotics meet Cultural Heritage. Il progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell'Unione Europea, nell'ambito del Grant Agreement n. 964854.
L'obiettivo principale del progetto RePAIR è quello di sviluppare una tecnologia innovativa per eliminare virtualmente una delle fasi più laboriose e frustranti nella ricerca archeologica, vale a dire la ricostruzione fisica delle opere d'arte in frantumi. In effetti, innumerevoli vasi, anfore, affreschi e altri manufatti antichi, in tutto il mondo, non sono sopravvissuti intatti e sono stati estratti dai siti di scavo come grandi raccolte di frammenti, molti dei quali sono danneggiati, consumati o scomparsi del tutto.
La ricostruzione di piccoli artefatti viene tipicamente eseguita da operatori esperti, possibilmente con l'assistenza di software dedicato, ma quando il numero di frammenti è elevato (diciamo, dell'ordine di migliaia) il restauro manuale o assistito da computer è semplicemente senza speranza. Ciò impedisce a una grande parte del patrimonio culturale mondiale di essere apertamente accessibile agli studiosi e al pubblico in generale. Sviluppando e integrando nuove tecnologie nei campi della robotica, della visione artificiale e dell'intelligenza artificiale, prevediamo un futuro in cui l'archeologia possa affrontare efficacemente i problemi di ricostruzione su una scala senza precedenti ed essere in grado di riportare in vita antiche opere d'arte e capolavori che altrimenti rimarrebbero fatti a pezzi per sempre. In particolare, la ricerca mira a sviluppare un sistema robotico intelligente che elaborerà, abbinerà e assemblerà fisicamente grandi manufatti fratturati in modo autonomo in una frazione di tempo, che sia quella necessaria agli esseri umani. Il livello di ambizione della proposta pone diverse sfide che non possono essere affrontate in modo soddisfacente con tecnologie standard, e quindi svilupperemo nuove soluzioni che ne spingeranno i confini della nei campi della robotica e della visione artificiale.
Il sistema è in corso di test su casi di studio iconici dal sito di Pompei, patrimonio mondiale dell'UNESCO, e un risultato tangibile del progetto sarà il restauro degli affreschi del soffitto della casa dei pittori a Pompei, che sono ora frantumati in migliaia di frammenti e dimenticati nei magazzini.
Fonte: Istituto Italiano di Tecnologia
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