L'evento, ideato dal fondatore e direttore Ugo Picarelli, si conferma unico nel suo genere: non solo vetrina delle bellezze mondiali, ma soprattutto luogo di scambio di saperi, confronto, riflessione e proposte. La BMTA ha accolto numerose regioni italiane, con la Campania in primo piano come partner dell'evento. Presenti anche molti Comuni, le Diocesi di Agrigento e Salerno, e per la prima volta la Città Metropolitana di Napoli con uno stand proprio. Tra i Paesi esteri partecipanti: Cina, Siria, Tunisia, Macedonia del Nord, Cipro, Guatemala, Serbia, Estonia, Spagna e il Vaticano, rappresentato dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra presieduta dal cardinale Gianfranco Ravasi.
Mounir Bouchenaki, presidente onorario della BMTA, ha sottolineato le opportunità di avviare importanti collaborazioni tra i Paesi del Mediterraneo: "Qui c'è la possibilità di avviare importanti collaborazioni tra diversi Paesi del Mediterraneo", ha affermato. Ancora una volta, la BMTA si è distinta come spazio di cittadinanza attiva, dialogo interculturale, cooperazione culturale, innovazione e inclusione. Numerose le idee lanciate per generare economia dalla cultura e dall'archeologia, puntando sulle tecnologie innovative e abbracciando la sfida del digitale.
In questo contesto, il mega stand allestito dal Ministero della Cultura ha rivestito un ruolo centrale, ospitando 36 incontri con esperti, workshop e laboratori didattici per grandi e piccini. Tra le attrazioni più apprezzate, la possibilità di ammirare, grazie alla realtà aumentata, il digital twin della tomba più celebre del museo di Paestum. Un'iniziativa che ha permesso ai visitatori di vivere un'esperienza unica, avvicinandosi al patrimonio archeologico in modo interattivo e coinvolgente.
L'attenzione alle tecnologie emergenti e al turismo esperienziale è stata condivisa da molti espositori. Tra questi, Carraro Lab ha presentato le sue "Extended Destination", viaggi emozionali nel tempo che uniscono presente reale e passato virtuale, offrendo esperienze immersive tra realtà e storia. La presentazione, tenutasi nello spazio della Basilica, ha attirato numerosi partecipanti, evidenziando come l'innovazione tecnologica possa arricchire l'offerta turistica.
Nel corso della BMTA si è discusso ampiamente della tutela del patrimonio culturale, con un focus particolare sull'archeologia subacquea. Sono state presentate nuove scoperte e affrontati temi come gestione sostenibile, valorizzazione, fruizione e strategie di comunicazione dei siti archeologici. Particolare attenzione è stata dedicata alle attività dei Musei e dei Parchi archeologici con autonomia speciale, evidenziando l'importanza di una gestione che valorizza le peculiarità di ciascun sito.
Numerosi i premi assegnati durante la manifestazione. Tra questi, il premio "Antonella Fiammenghi" è stato consegnato a Ilaria Petrone, autrice di una tesi di laurea sul sito di Macchia dell'Aspide di Sala Consilina. Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato Tiziana D'Angelo, direttrice dei Parchi di Paestum e Velia, e Vincenzo Rocco, marito dell'archeologa prematuramente scomparsa a cui il premio è intitolato. Un momento toccante è stata l'assegnazione del Premio in memoria di Khaled al-Asaad, l'archeologo siriano che ha sacrificato la vita per la difesa del patrimonio culturale. Quest'anno il riconoscimento è andato al MOLA (Museum of London Archaeology) per la scoperta dei resti di un mausoleo romano nel quartiere di Southwark a Londra.
Un tema centrale dell'edizione è stato l'acqua, simbolo di vita e rigenerazione. Le crete senesi con l'acqua benefica di Chianciano, le gravine e il "Grand Canyon" di Ginosa di Puglia, l'Alta Valle del Biferno e la Piana dei Mulini sono stati al centro della narrazione alla BMTA. Il Film Festival Fashion & Tourism Italia in the World ha presentato la VII edizione dedicata agli itinerari dell'acqua con il progetto TATS (Turismo Archeo Termale Sanitario e delle antiche sorgenti), premiando cinque micro documentari dedicati al paesaggio dell'acqua e al Made in Italy.
Patrizia Angelini, giornalista Rai e ideatrice di TATS, ha spiegato: "La testimonianza italiana delle antiche civiltà dell'acqua ha radici profonde, ma la letteratura attuale non prende in considerazione la storia sviluppatasi intorno alle sorgenti, il ricco patrimonio archeologico, i benefici attuali di queste acque, spesso curative, e la loro possibile valorizzazione attraverso la tecnologia. Il progetto mira a proporre la costituzione di un Osservatorio italiano dedicato agli itinerari turistici, archeologici e del benessere delle acque e delle antiche civiltà delle sorgenti sacre e curative".
Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato, si è detto entusiasta del progetto: "Sono molto felice di partecipare a questa iniziativa che unisce un turismo particolare, non solo termale ma archeo-termale. L'Italia, con la sua storia geologica e le caratteristiche vulcaniche, è probabilmente tra i primi al mondo in questo settore". Emanuele Boaretto di Federalberghi Terme ha sottolineato l'importanza di aggiornare la normativa sul termalismo e di valorizzare le circa 300 terme italiane: "Dopo la pandemia, abbiamo rilevato che la gente non va alle terme esclusivamente per curarsi, ma è interessata all'ambiente circostante , alla cultura e all'enogastronomia. Questo dimostra che l'attenzione al territorio è fondamentale". Erdis Doraci, presidente del Festival Italia in the World, ha ringraziato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il riconoscimento ufficiale dato all'evento. "L'acqua è semplicemente vita, e le acque termali rappresentano non solo salute, ma anche qualità della vita e momenti di convivialità", ha affermato.
L'opportunità fondamentale per valorizzare il patrimonio artistico e archeologico italiano e promuovere il turismo culturale offerto dalla BMTA è stata sottolineata, tra gli altri, da Andrea Prete, presidente della Camera di Commercio e di Unioncamere: "Le ricerche condotte da Unioncamere e Fondazione Symbola dimostrano che questo settore è in costante crescita", ha affermato. Prete è intervenuto come relatore al convegno curato dall'Istituto Nazionale Ricerche Scientifiche sull'effetto dei riconoscimenti UNESCO sui flussi turistici e sulle nuove progettualità del sistema camerale per la valorizzazione delle "destinazioni" con il marchio di patrimonio mondiale. Al convegno hanno partecipato anche Loretta Credaro, Vito Signati, Paolo Bulleri, Tommaso De Simone, Lucia Di Bisceglie, Girolamo Pettrone, Michele Somma e Angelo Tortorelli.
La BMTA non si è concentrata solo sui grandi attrattori turistici, ma ha promosso attivamente i siti minori, con particolare attenzione al territorio in cui è nata. Tra i partner dell'evento, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, rappresentato dal presidente Giuseppe Coccorullo. "Il nostro impegno è valorizzare soprattutto i siti archeologici minori, come Caselle in Pittari, Roscigno, Moio, Roccagloriosa e l'area del Sauco ad Agropoli", ha dichiarato Coccorullo. "Grazie a finanziamenti, siamo riusciti a predisporre i QR code e faremo conoscere sempre più le nostre aree interne, ricche di tesori da scoprire e visitare in maniera sostenibile".
I compratori ospiti di Picarelli hanno avuto l'opportunità di visitare questi tesori nascosti attraverso visite guidate dall'Agro al Cilento, tra borghi e siti archeologici, accompagnati da degustazioni di prodotti tipici e scene in gentilizi e castelli. Un'esperienza culminata con l'evento al Museo di Paestum, che ha permesso ai partecipanti di immergersi nella cultura e nella tradizione locale.
Un altro tema centrale della BMTA è stato quello della mobilità sostenibile e dell'accessibilità ai siti culturali. Vincenzo Demasi, presidente dell'Automobile Club Salerno, ha sottolineato l'impegno dell'ACI nel favorire una mobilità consapevole che preservi l'integrità del paesaggio e permette a tutti di godere delle bellezze archeologiche in piena sicurezza. "Posti straordinari, spesso irraggiungibili, potranno diventare accessibili", ha affermato Demasi, evidenziando come la collaborazione tra istituzioni possa migliorare l'esperienza turistica e contribuire alla valorizzazione del territorio.
Il termine "cura" è stato ripetuto più volte durante la BMTA, una testimonianza dell'attenzione verso la valorizzazione dei siti storici, delle aree interne, della destagionalizzazione e del decentramento dell'offerta turistica. Pasquale Sorrentino, delegato al Turismo della Provincia di Salerno, ha definito il Next un modello di visione sostenibile di pianificazione territoriale che mette fine alla cementificazione e punta alla rigenerazione e riconversione. "Si parla di valorizzazione dei siti storici, delle aree interne, di destagionalizzazione e decentramento dell'offerta turistica, di risorse e investimenti, di buone pratiche e strategie di rete", ha spiegato Sorrentino.
Renzo Iorio, vicepresidente di Federturismo Confindustria, ha avvertito che la promozione deve essere condivisa e rispettosa. "Ci vuole progettazione", ha insistito, sottolineando l'importanza di una strategia coordinata per il rilancio del settore turistico. Francesco Miccichè, sindaco di Agrigento e medico, ha utilizzato la parola "cura" per indicare le ferite da sanare e quelle da prevenire nel settore turistico, evidenziando l'importanza di una gestione attenta e sostenibile delle risorse.
Tra le conferenze di rilievo, uno dei momenti più significativi della BMTA è stato il convegno sui fondi europei per il patrimonio culturale, moderato da Lorenzo Calò del Mattino e organizzato dall'Ufficio del Parlamento Europeo in Italia e da Civita. Carlo Corazza, direttore dell'Ufficio del Parlamento Europeo in Italia, ha sottolineato l'importanza dei fondi europei per il rilancio di cultura e turismo. "I fondi europei sono stati finora spesi bene, ma finiranno, e la sfida per il rilancio di cultura e turismo non è finita. Bisogna essere pronti e vigili per cogliere tutte le nuove opportunità e continuare il rilancio", ha affermato Corazza.
Barbara Casagrande, segretaria generale del Ministero del Turismo, ha sintetizzato in cinque parole le possibili linee guida per un turismo sostenibile: concretezza, consapevolezza, sinergia, formazione e comunicazione. "Ci sono più turismi: culturale, enogastronomico, sportivo, per i disabili... Bisogna intercettare i pubblici, la direzione è fare sistema", ha dichiarato Casagrande.
Numerose le best practices e i progetti innovativi presentati alla fiera quest'anno. Il Comune di Nocera Inferiore, con il Parco Urbano Archeologico nella città dei Solimena; il Parco dei Campi Flegrei, con i nuovi cantieri che dimostrano che la bellezza sconfigge la paura; la Città Metropolitana di Napoli, con il suo scrigno di tesori diffusi come Longola, Oplonti, Boscoreale, Acerra, Suessola e la tomba del Cerbero a Giugliano. "Una diversità e una ricchezza che pochi altri territori possono vantare", ha dichiarato Vincenzo Cirilli, consigliere delegato alla Promozione territoriale.
Alessandra Priante, presidente dell'ENIT, ha sottolineato che Napoli è ormai meta dei Millennials, non solo per la storia e i monumenti, ma perché è divertente. "Investire sui giovani è vincente, come utenti e come attori dell'industria più umana che esista. L'obiettivo è avere professionisti del turismo; c'è un'intesa in questo senso con i rettori di Luiss e Bocconi, la prospettiva è l 'alta formazione", ha dichiarato.
Un tema di grande rilievo è stato quello della cultura come strumento di pace e dialogo tra i popoli. Il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura, ha partecipato alla conferenza "Cultura, archeologia, turismo: identità mediterranee", lanciando un vibrante appello a promuovere la cultura della pace. "La cultura è sempre alla base del dialogo, quindi di sua natura suppone la possibilità di stabilire dei ponti", ha affermato Ravasi. Andrea Bellandi, arcivescovo metropolita di Salerno Campagna Acerno, ha sottolineato che "la cultura è veicolo di civiltà, quindi di trasmissione di valori. È un fattore di fraternità, di conoscenza e di pace". Alla BMTA, improntata ai valori del suo fondatore Ugo Picarelli come luogo di incontro e di scambio tra Paesi, si è percepita la possibilità di comunione tra popoli diversi.
Nikolaos Stampolidis, direttore del Museo dell'Acropoli di Atene, ha sollevato nuovamente, nel corso dell'evento, la questione del rimpatrio dei marmi del Partenone, sottratti da Lord Elgin all'inizio del XIX secolo. "Non ci sono più scuse per il British Museum, ciò che manca al Partenone è stato sottratto e va restituito. Non lo chiede la Grecia, ma tutto il mondo", ha dichiarato con fermezza. Dalla magnogreca Paestum, Stampolidis ha fatto sentire la sua voce a difesa del patrimonio archeologico mondiale.
La BMTA ha dimostrato di essere un catalizzatore di idee e iniziative per il turismo archeologico e culturale. Soprattutto, si conferma, ancora una volta, non solo come un evento espositivo, ma come un luogo di dialogo e progettualità, un ponte tra passato e futuro, tra territori e mondo, tra diversità che si arricchiscono a vicenda. Un'occasione per riflettere, progettare e costruire insieme un futuro sostenibile e condiviso.
In un clima cosmopolita, tra stand internazionali, scambi culturali e degustazioni di prodotti tipici, la BMTA ha dimostrato che la pace e la collaborazione sono possibili attraverso la cultura, l'archeologia e il turismo. Come ha affermato Umberto Broccoli, premiato per la valorizzazione dei siti considerati a torto minori: "Prima di andare all'estero, cercate di conoscere l'Italia; ogni paesino, angolo del nostro paesaggio racconta una storia".
La BMTA di Paestum ha chiuso i battenti, ma lascia aperte numerose prospettive per il futuro del turismo culturale e archeologico, confermandosi come un appuntamento imprescindibile per chi crede nel potere della cultura come strumento di crescita e dialogo tra i popoli.